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CERETTO - Si mobilitano, compatti, i sindaci della Lomellina. Con una manifestazione di pubblica solidarietà al collega di Ceretto, Giovanni Cattaneo (nella foto), e al suo Comune che ha ratificato in Consiglio comunale il dissesto finanziario dell'ente, non potendo più garantire i fondi necessari al mantenimento di tre minori in affido e che la legge pone a carico del Comune di residenza. Per questo motivo i sindaci lomellini si ritroveranno lunedì prossimo, 8 agosto, alle 11 davanti al municipio cerettese "per portare la propria solidarietà e vicinanza al collega ed amico sindaco Giovanni Cattaneo, che in questi giorni ha dovuto subire le conseguenze di normative assurde, dichiarando il dissesto finanziario per i costi di ricovero di minori in strutture dedicate. Un segnale ed una voce che vuole arrivare a chi, da anni, non ascolta le esigenze dei Comuni, ed un gesto di amicizia verso chi, pur avendo profuso ogni sforzo, non può più continuare ad occuparsi come giusto sarebbe, dei propri cittadini".E' capitato a Ceretto, ma probabilmente sarebbe potuto succedere in qualsiasi altro piccolo centro lomellino, lombardo o italiano. La difficile situazione dei conti pubblici, causata essenzialmente dalle spese che l'ente pubblico deve accantonare per il mantenimento di tre minori in affido, ha portato al dissesto finanziario del Comune stesso.Da anni infatti il piccolo centro lomellino, che non arriva a contare 200 residenti, deve occuparsi economicamente (per circa 90mila euro annui) di tre sorelline residenti in paese e che vivono in una comunità protetta. Il tema, tanto noto quanto triste dal punto di vista umano, è quello dei minori in affido. Proprio il provvedimento del Tribunale dei minorenni di Milano del 15 marzo 2018, infatti, aveva disposto che le tre minorenni, allora poco più che bambine, oggi residenti a Ceretto e precedentemente a Sant’Angelo, venissero allontanate dalla famiglia di origine e collocate in una struttura comunitaria, “con conseguente onere delle rette di tale struttura pari a 93mila e 75 euro annui, posto a carico del Comune”.E nonostante nel corso degli ultimi anni, le due amministrazioni comunali (guidate in entrambe le occasioni dal sindaco Giovanni Cattaneo) abbiano letteralmente compiuto i classici “salti mortali” per far quadrare i conti, anche attraverso il ricorso alla procedura di riequilibrio pluriennale, il Consiglio comunale non ha potuto fare altro, in occasione dell'ultima seduta dello scorso 29 luglio, che votare il dissesto finanziario.Ora sarà la Procura regionale della Corte dei conti, alla quale l'amministrazione comunale ha inviato la documentazione successiva alla seduta che ha ufficializzato il dissesto, a stabilire se il Comune sarà retto in futuro da un commissario.Intanto però i sindaci lomellini non stanno a guardare e scendono in piazza, con una manifestazione pubblica di solidarietà al collega Giovanni Cattaneo e soprattutto con un messaggio forte e chiaro alle istituzioni: la delicata normativa che regola le spese di mantenimento dei minori in affido, soprattutto riguardo ai piccoli comuni, necessita di una profonda e strutturale riforma.Per evitare gravi e insostenibili sofferenze di bilancio all'ente tanto da condurre, come nel caso cerettese e di numerosi altri comuni italiani, al dissesto finanziario nonostante la virtuosa gestione dei conti pubblici. Riccardo Caren